Le 5 escursioni da fare a Castel del Monte

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Castel del Monte Cuore del Gran Sasso d’Italia non è soltanto uno slogan ma la semplice verità, infatti questo antico borgo è inserito in posizione perfettamente centrale rispetto a tutte le attrazioni naturalistiche e storiche che è possibile visitare durante un soggiorno in tutte le stagioni.
Di seguito vogliamo darvi 5 spunti rivolti sopratutto agli amanti del trekking, anche se resta disponibile una rete sentieristica vastissima ed in tutte le direzioni con partenza direttamente dal centro storico del borgo:

1) L’altopiano del Voltigno e le sue foreste secolari

Escursione adatta a tutti con piu varianti a seconda della lunghezza che si vuole percorrere. Salendo da Castel del Monte in direzione Campo Imperatore, poco prima di arrivare sulla piana si parcheggia in località Rifugio Ricotta dove in prossimità di un bosco di conifere sulla strada si trova uno slargo. Da qui è possibile avventurarsi per il sentiero che in breve ci conduce attraverso la sontuosa Valle Strina nei magnifici e secolari boschi del Voltigno dove vivono animali come l’orso bruno marsicano, il lupo ed i cervi. Il voltigno è un meraviglioso e verdeggiante altipiano circondato dalla foresta che sorge in direzione di Villa Celiera e del versante adriatico del massiccio del Gran Sasso. Diverse altre varianti ci possono portare in questo bellissimo paesaggio dove a farla da padrone sono foreste, praterie e i lontani echi dei pastori che richiamano il bestiamo, uno di questi è il sentiero che prima di scendere al Voltigno ci porta a toccare la vetta del Monte Meta 1784mt, una cima tra le più panoramiche della zona che ci regala una vista sulle foreste incontaminate e su tutte le cime maggiori del parco oltre che su Castel del Monte e Rocca Calascio.

Percorrenza, distanza e dislivello a/r Rifugio Ricotta – Voltigno (Valle Strina) 4h / 10km /400mt (Monte Meta) 5h / 12km / 600mt
Difficoltà: Media

 

2) La Rocca di Calascio, un castello fra le nubi

Itinerario molto variabile si può scegliere di partire direttamente da Castel del Monte con un anello più impegnativo di circa 15km che percorre le bucoliche campagne tra i due borghi prima di inerpicarsi verso la famosissima Rocca di Calascio, castello medievale inserito dalla prestigiosa rivista del National Geographic nella lista dei 10 castelli più belli al mondo! Oppure è possibile avvicinarsi in macchina per salire al castello direttamente dal borgo di Calascio per una passeggiata molto modesta ed adatta a tutti. Noi vi consigliamo di inserire il castello in un itinerario di più ampio respiro per godere appieno della magica atmosfera che vi regna.
Una cosa è certa: rimarrete completamente stupefatti dalla vista che si gode una volta in vista della rocca, si intuisce facilmente perchè abbia interessato cosi tanto la stampa d’oltreoceano e perchè a suo tempo sia stata scelta per costrurvi questa fortificazione, da qui è possibile controllare il territorio circostante a 360 gradi per tantissimi kilometri e provvedere a difenderlo.

Percorrenza, distanza e dislivello a/r Castel del Monte- Rocca Calascio 5h / 15km /300mt Difficoltà: Medio/Bassa
Calascio – Rocca Calascio 2h / 4km /200mt Difficoltà: Bassa

 


3) Il Monte Bolza, balcone sul piccolo Tibet

Dal Valico di Racollo un meraviglioso e abbastanza facile itinerario che ci conduce sulla panoramica e selvaggia vetta di Monte Bolza, a dominare l’intero altopiano di Campo Imperatore.
Salendo verso Campo Imperatore dal borgo di Santo Stefano ci si parcheggia nei pressi del Valico dove si gode di una vista impareggiabile sulle infinite gobbe disegnate dal terreno dominate dal Corno Grande, il Monte Prena ed appunto la nostra meta, il Monte Bolza.
Parcheggiato in uno slargo breccioso si imbocca il sentiero che attraversa il particolarissimo paesaggio plasmato da secoli di duro lavoro dell’uomo, con le tipiche macerine, gli spietramenti ed i muretti in pietra a secco ci conduce sul Monte Bolza.
Da qui la vista spazia sulla vastità dell’altipiano rinominato appunto “il piccolo Tibet” e su tutta la catena del Gran Sasso d’Italia. Ma il viaggio è solo all’inizio perchè l’affilata cresta prosegue fino alla Cima di Monte Bolza 1927mt per un itinerario davvero da sogno.
E’ possibile rientrare per lo stesso itinerario oppure disegnare anelli a nord o sud del Monte Bolza.

Percorrenza, distanza e dislivello a/r Valico Racollo – Cima di Monte Bolza 6h / 12km / 750mt
Difficoltà: Medio con qualche passaggio su roccette

 


4) Il Canyon della Valianara, il segno dell’antico ghiacciaio


Itinerario quasi totalmente pianeggiante ma ricco di fascino, storia e interesse naturalistico.
E’ possibile visitare questo magnifico canyon iniziando la propria escursione da vari punti ma quello che vi consigliamo è di partire dalla zona dei ristori Giuliani e Mucciante per un anello da chiudere con un bel pranzo a base di arrosticini proprio in uno di questi ristori!!
Lasciata l’auto a Fonte Vetica ci avviamo in discesa verso l’evidente canyon in basso che poi risaliremo verso monte, per intenderci direzione Corno Grande, seguendo questa feritoia naturale scavata da antichi ghiacciai e dalle acque piovane in discesa dalle grandi cime del Gran Sasso.
Cosi proseguiremo il nostro cammino tra grotte pastorali, sorgenti nascoste e monoliti granitici per un mix adatto sopratutto ai più curiosi e avventurieri desiderosi di scoprire i misteri della montagna.
Per i più attenti non mancherà occasione di imbattersi nella fauna, infatti questo canyon è posto di caccia d’elezione per il lupo, che sfrutta le innumerevoli conche e nascondigli per tendere i suoi agguati alle malcapitate prede.
Non è difficile imbattersi anche nel volo maestoso del grifone che pattuglia la zona in cerca di carcasse, o la mattina presto sorprendere una vipera dell’orsini a crogiolarsi al sole per acquisire la giusta energia.
Arrivati nella parte più stretta del Canyon è possibile uscire sulla strada asfaltata e tornare verso la macchina con quella o con lo stesso itinerario d’andata.

Percorrenza, distanza e dislivello a/r Fonte Vetica – Canyon dello Scoppaturo 3h / 6km / 150mt
Difficoltà: Bassa

 


5) Il Monte Camicia e le sue balconate sul mare

Il più impegnativo tra gli itinerari proposti, la meta questa volta è tra le più ambite: Il Monte Camicia 2564mt.
Dopo essere arrivati in località fonte vetica si prosegue oltre i famosi Ristori Mucciante e Giuliani per arrivare alla fine della strada dove si trova un ampio parcheggio sotto il rifugio Fonte Vetica.
Da qui lasciata l’auto ci si dirige nella splendida pineta per sentiero gentile fino a lasciare il bosco, poi per ripida salita si sale fino ad inoltrarsi nella conca tra il Monte Camicia ed il Monte Tremoggia. Il sentiero sale ora trasversalmente man mano che si sale nel regno delle aquile e dei camosci.
Tappa intermedia è l’incredibile balconata che si affaccia sul versante teramano del parco, una vista più unica che rara spazia dal baratro di più di mille metri della parete nord del monte camicia, composta di affilatissime rocce che precipitano fino al Fondo della Salsa poco sopra l’abitato di Castelli, fino al Mar Adriatico.
Questo è il regno del Camoscio appenninico. Da qui ancora pochi metri di salita su brecciaio un po più scomoda ci porteranno alla croce di vetta da dove ammirare un panorama mozzafiato a 360 gradi e che corre lungo l’affilata cresta del famoso sentiero del centenario dal Monte Prena fino al Corno Grande. La discesa avviene per la via di salita.

Percorrenza, distanza e dislivello a/r Rifugio Fonte Vetica – Monte Camicia 5h / 9km / 950metri
Difficoltà: Medio/Alta